CURE SEMPRE PIU' MIRATE
PER I TUMORI DEL SANGUE

Il Linfoma
Diffuso a Grandi Cellule B (DLBCL) è la forma più aggressiva di
Linfoma Non Hodgkin (NHL) e anche il più frequente (30 % delle nuove
diagnosi). Nel mondo i pazienti sono oltre 500mila l'anno, in Italia
13.200 circa.
Molti di
questi pazienti vanno incontro a delle ricadute, per cui è
importante fornire il migliore trattamento terapeutico se si vogliono
aumentare le probabilità di una guarigione.
Dal dicembre
dello scorso anno, l'anticorpo farmaco-coniugato polatuzumab, in
associazione a rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina e prednisone
(R-CHP) è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e
viene totalmente rimborsato dal Sistema sanitario italiano per il
trattamento in prima linea di una patologia così grave.
I pazienti
in cura con polatuzumab hanno meno necessità di ricevere linee di
trattamento successive, con un risparmio medio per i costi sanitari
di circa 12.300 euro a paziente l'anno.
Nell'arco di
3 anni si possono evitare 1.800 trattamenti successivi, con un
risparmio complessivo per il SSN di ben 60 milioni di euro.
La riduzione
di terapie che seguono alla prima è determinante in termini di
contenimento dei costi associati. E' quanto risulta da uno studio
condotto da AdRes (Health Economics & Outcome Research) di
Torino, già dopo un anno dalla rimborsabilità della cura.
“Investire
in soluzioni innovative - fa presente Andrea Marcellusi, docente di
Scienze farmaceutiche all’Università degli Studi di Milano -
consente non solo di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma
di ridurre anche i trattamenti successivi, con un risparmio in tre
anni di oltre 60 milioni di euro per il Servizio Sanitario
Nazionale”.
“Da oltre
vent'anni Roche è in prima linea nello sviluppo di sempre nuove
soluzioni terapeutiche per i pazienti affetti da malattie
onco-ematologiche, maligne e non. Siamo pionieri nella ricerca per i
Linfomi Non Hodgkin, dove è importante agire fin dalle fasi precoci
della neoplasia - dichiara Anna Maria Porrini, Direttore medico di
Roche Italia - Siamo anche consapevoli che oggi, ma ancora più in
futuro, la sfida è quella di rispondere ai bisogni insoddisfatti di
tanti pazienti, garantendo che l’accesso ai nuovi farmaci sia equo
e sostenibile per il Sistema Salute e per la collettività”.
Giancarlo
Sansoni