NUOVE FRONTIERE TERAPEUTICHE
PER LE MALATTIE DEL CERVELLO
L'innovazione terapeutica è una scelta risolutiva per affrontare le sfide crescenti poste dai disturbi neurologici e psichiatrici.
Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, come quella magnetica transcranica (TMS), rappresentano una delle più promettenti frontiere della ricerca in questo specifico settore.
Numerosi studi clinici hanno evidenziato la loro efficacia nel trattamento di una vasta gamma di disturbi, dalla depressione all'ansia, fino ai disordini del neuro-sviluppo nei bambini e negli adolescenti, così come nel deficit del campo visivo.
Se n'è parlato di recente a Roma ad un Congresso nazionale intitolato “Innovazione terapeutica in Neurologia e Psichiatria attraverso la neuromodulazione non-invasiva".
L’utilizzo delle tecniche di neuromodulazione consente inoltre di attuare strategie personalizzate negli interventi, così da massimizzarne i benefici: un processo messo in atto per patologie croniche, come l'Alzheimer e il Parkinson, ma anche per la cura delle dipendenze o della fatigue, deterioramento da sovraccarico di fatica che diventa patologico quando non scompare con il riposo.
Ampio spazio è stato dato dai congressisti presenti al confronto sulle opportunità che si possono avere dalle tecnologie digitali per la salute, “digital therapeutics”, i nuovi software con effetti benefici per il monitoraggio e gli interventi sviluppati per le imprese, per le strutture sanitarie, per il medico e per il paziente.
L’Italia, fanalino di coda nella digitalizzazione, ha un urgente bisogno di formazione e ricerca in “digital health” e terapie digitali, software destinati ad alleviare la malattia, con impatto positivo sulla salute del paziente.
Il congresso ha evidenziato come le patologie del sistema nervoso siano in continua evoluzione, sottolineando l’importanza di introdurre strumenti innovativi la cui efficacia è comprovata dalla ricerca scientifica.
“I neurologi, gli psichiatri, gli psicologi e gli altri professionisti della salute mentale devono lavorare insieme, non in maniera frammentata, ma come un’unica squadra per il benessere e il miglioramento della qualità di vita delle persone”: è l'invito di Graziella Madeo, direttrice dell’Unità di neuromodulazione e ricerca clinica al Brain&Care Group di Rimini.
P. St.
I NUMERI DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO
Oggi, patologie come Alzheimer, Parkinson, depressione, schizofrenia e disturbi d'ansia colpiscono nel mondo milioni di persone, con un impatto devastante non solo sulla qualità della vita dei pazienti, ma anche sul sistema sanitario e sulla società nel suo complesso.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le patologie del sistema nervoso sono responsabili del 10 per cento del carico globale di malattia, dato destinato a crescere con l'invecchiamento della popolazione, soprattutto nei Paesi industrializzati.
Anche in Italia si stima che ne siano colpiti da 250mila a 400mila pazienti e i dati sono attribuibili a possibili mancate diagnosi, specialmente negli anziani. Si prevede infine che il loro numero possa raddoppiare entro il 2050, raggiungendo i 600mila casi.
P. St.