Al CNAO di Pavia
UNA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA
ALL'AVANGUARDIA NEL MONDO
A guidare nei prossimi 5 anni il Centro Nazionale Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia sarà ancora il professor Gianluca Vago, docente di Anatomia patologica all’Università di Milano.
Nel Consiglio è stato nominato come rappresentante del Ministero della salute il professor Ruggero De Maria, presidente di Alleanza contro il cancro.
Il resto del Cdi rimane invariato: Ugo Amaldi presidente emerito e Alessandro Venturi presidente della Fondazione Policlinico San Matteo di Varese, confermati tra gli altri nel ruolo di consiglieri Elio Borgonovi della Bocconi e Marco Giachetti della Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Gustavo Galmozzi dell'Istituto Nazionale dei Tumori, Marta Marsilio dell'Istituto Neurologico Besta, Antonio Pedotti del Politecnico di Milano, Gian Vincenzo Zuccotti dell'Università degli Studi di Milano, Pietro Previtali della Fondazione CARIPLO e Luigi Migliavacca della Fondazione Banca del Monte di Lombardia.
Il nuovo progetto di espansione, già approvato dal Ministero della salute, trasformerà il CNAO nel più moderno centro al mondo per la radioterapia di precisione con adroni, prevedendo l’inserimento di una terza sorgente di ioni per attività di ricerca, macchina dedicata alla protonterapia con sistema rotante attorno al paziente e di un acceleratore dedicato alla Boron Neutron Capture Therapy, tipo di cura molto innovativo con particelle che trattano le neoplasie più complesse.
La crescita del CNAO negli ultimi anni è stata resa possibile grazie al lavoro del dottor Sandro Rossi, protagonista sin dalla nascita del Centro e alla guida nelle attività di ricerca e cura del direttore scientifico Lisa Licitra e della dottoressa Ester Orlandi, responsabile del Dipartimento clinico, insieme a 160 specialisti multidisciplinari. Di questi, oltre il 50% sono donne che occupano anche posizioni di responsabilità all’interno della struttura.
Il Centro ha una media di 90 pubblicazioni scientifiche all’anno e recentemente ha ompletato il progetto di digitalizzazione della cartella clinica dei pazienti in cura.
Risultato molto importante: a tutt'oggi sono stati trattati 5mila casi di tumori rari, resistenti alla radioterapia convenzionale e non trattabili altrimenti. E' stato avviato anche il trattamento dei pazienti pediatrici, grazie alla collaborazione con l’Istituto nazionale dei tumori di Milano.
GS